Accanto al palazzo settecentesco dei Paravicini, ora sede della benemerita Piccola Opera delle Minime Oblate del Cuore Immacolato di Maria, si ammira un gioiello d’arte barocca che per la semplicità arieggia uno stile neoclassico.

Sulla facciata una grande lapide sormontata da un fastigio reggente lo stemma Paravicini – il cigno par avis Cignus – l’iscrizione:

Ad maiorem Dei gloriam

Divo Ignatio Loyolae

Eques Ignatius Paravicini

Annis 1780 et 1781 extruxit

Petro De Solari architecto.

Dalla cupola emisferica partono quattro brevi bracci con matronei. Sull’altare troneggia l’immagine settecentesca di S. Ignazio genuflesso ai piedi della Vergine col Bambino.

Relazione Don Tam 1898: “L’antico Oratorio era indicato “ad Martires”: vi si venerano infatti le reliquie di oltre un centinaio di Santi Martiri tra i quali S. Pio e S. Prospero. Oratorio dedicato a S. Ignazio di Loyola, sito nella frazione di Traona, annesso alla casa nob. Paravicini detti i Cavalieri, canonicamente pubblico, ma di proprietà esclusiva dei nominati nobili Paravicini. È un oratorio con un altare solo, stupendo per la sua struttura ingegnosa ed architettonica costruito nell’anno 1780 dall’architetto Pietro De Solaris: i proprietari però dovrebbero curarne meglio la ristorazione degli ornati e degli affreschi”.

L’Oratorio venne donato alla parrocchia per disposizione testamentaria della N. D. Camilla Pratolongo Paravicini nell’anno 1956, con un legato che servi all’arciprete don Rapella per un radicale restauro, dalla pavimentazione alla decorazione (pittore Corti della Valdintelvi).

La N. D. Camilla Pratolongo Paravicini donò la villa settecentesca che incorporava come Oratorio gentilizio la chiesa di S. Ignazio, alla benefattrice milanese Rita Tonoli, fondatrice della Piccola Opera, perché divenisse casa di accoglienza per bambini bisognosi di aiuto e protezione. Il 31 maggio 1959 venne inaugurato il Centro Giovanile “Rita Tonoli”.

  • BIBLIOGRAFIA:
  • Songini, don Domenico, “Storia e… storie di Traona – terra buona”, vol. I, Bettini Sondrio, 2001